Recensioni


Gastone: un personaggio attuale, nonostante i suoi 88 anni! 
Portato sulle scene la prima volta nel 1924, il protagonista di quest’opera di Ettore Petrolini rivive da tre anni consecutivi grazie all’impegno dell’associazione culturale “La Tana dell’Arte” di Felice Sandro Leo.
L’opera si snoda in modo fedele al testo unendo gioia, allegria e risate a momenti intimi di sconforto e malinconia: il mondo di oggi è questo, oggi come allora. E proprio il protagonista, Gastone, lo racconta con comicità amara.  leggi il resto

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Eyes, Tragedia della vista.
Lo spettacolo Eyes-Tragedia della Vista, andato in scena dal 29 marzo al 1 aprile al Teatro di Documenti, è ispirato dal dramma de I ciechi di Maurice Maeterlink , da cui il regista Nicola Ragone ricalca per la sua rappresentazione lo schema strutturale per mettere in scena la follia nelle sue forme più estreme, catapultando lo spettatore nei meandri di un manicomio abitato da esseri senza più un’identità. Nella suggestiva cornice del teatro di Documenti, spazio ideato da Luciano Damiani, il pubblico è introdotto in diversi percorsi che leggi il resto
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Hamburger: un monologo dai toni diretti e forti, che trascina lo spettatore  nella vita di un ragazzo agitato come il mare.
Quando un attore, e per di più da solo, riesce a trasformare un palcoscenico teatrale in una sorta di vortice dentro cui tirare, senza troppi scossoni, il pubblico, si è di fronte a una pièce ben riuscita.
Hamburger”è un monologo che non annoia mai, è un'auto-analisi che il protagonista fa su se stesso, ma che, automaticamente, coinvolge chiunque lo ascolti.  leggi il resto

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Il “Sogno” di Carlo Cecchi 
Diciotto giovani attori, accompagnati dalla mano esperta e divertita di Carlo Cecchi, si cimentano nel “sogno” più celebre di William Shakespeare. 
A partire da un laboratorio effettuato con alcuni allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico per il loro saggio finale, il regista trasforma l'opera più fantasiosa e magica del drammaturgo inglese in uno spettacolo estremamente vivo e frizzante.  leggi il resto

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Affabulazione: il gruppo Ygramul regala intense emozioni con un tragico Pasolini in chiave balinese
Il 28 e il 29 gennaio, presso il Teatro Ygramul, è tornato in scena Affabulazione, opera balinese contro la pedofilia occidentale, liberamente tratta dal testo teatrale di Pier Paolo Pasolini. Si tratta di una tragedia composta da otto episodi e narra del sogno semplice e terribile di un padre che gli susciterà un' inaspettata e lacerante attrazione per il figlio e in qualche modo sembra riportarlo bambino.  leggi il resto
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Kohlhaas: Marco Baliani lega per 90 minuti alle sedie gli spettatori del Teatro Eutheca
Vi sono spettacoli che hanno segnato la storia del teatro italiano degli ultimi 20 anni e che ha senso riproporre

perché le nuove generazioni di spettatori possano appropriarsi di un repertorio di esperienze eccellenti. Il Kohlhaas di Marco Baliani, cult del teatro di narrazione, è uno di questi.   leggi il resto

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Infinito Futuro: se oggi proviamo ad immaginare il futuro, cosa vediamo?
La democrazia in cui viviamo ci porterà sempre più verso una libertà di scelta consapevole e pura? O piuttosto, non farà di noi dei banali acquirenti, pedine assoggettate alle regole del consumo, che vivono nell'illusione di poter scegliere liberamente solo perché viene loro proposta una infinita serie di prodotti, cibi, riti, informazioni?
Antonio Sanna (sceneggiatore, regista e attore) ci propone la sua versione, liberamente tratta da 1984 di George Orwell, di cui indiscussi protagonisti sono la parola e lo spazio.    leggi il resto
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Il Racconto d'inverno: una prima ogni sera
Un ruolo per ogni attore, un ruolo per ogni sera. Il RACCONTO D’INVERNO diretto da Federica Tatulli è una vera e propria prova d’attore che prevede la partecipazione di 15 giovani attori artisti emergenti under 27 che ogni sera si calano in un personaggio diverso. Un esercizio che diventa spettacolo grazie alla supervisione della direttrice artistica dell’Accademia Eutheca che rielabora il noto testo shakesperiano ponendo l’accento sui temi della morte e della rinascita.  leggi il resto

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Nightmare Before Christmas: una lunga notte tra scheletri e mostri
Che cosa accadrebbe se il re delle zucche Jack Skeletron, celebrità incontrasta del paese di Halloween, venisse risucchiato nel paese di Natale, una città piena di neve, luci e felicità? Tim Burton ce lo ha mostrato in Nightmare Before Christmas, un film d'animazione del 1993. E se un giovane regista decidesse di trasportare questa favola gotica piena di strani e talvolta inquietanti personaggi a teatro?
Il risultato è Nightmare Before Christmas - Il Musical, in scena dal 6 al 14 dicembre al Teatro Roma per la regia e l'adattamento del giovanissimo Federico Malafronte, un adattamento che che offre una chiave di lettura che va oltre la semplice trasposizione teatrale come lo stesso Malafronte racconta: "Il rapporto tra l'essere e l'apparire, la metamorfosi dei personaggi che si evolvono proprio mentre si sviluppa la trama […] Ho riflettuto molto su ogni scena e su ogni ruolo, tutti i personaggi ruotano intorno a una triade composta dal protagonista Jack, da Sally e dal dottore.   leggi il resto


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Odin Teatret: tra teatro e poesia
Ancora una volta Eutheca si fa promotrice di momenti di alto teatro, ospitando nei suoi spazi pietre miliari dell'arte. Da ricordare l'anno scorso "Fragments" di Peter Brook.
Quest'anno è l'Odin Teatret ad approdare nel porto di cultura del teatro Eutheca. Una rassegna formata da uno spettacolo "Sale" e due dimostrazion di lavoro "Lettere al vento" e Orme sulla neve".
"Sale" sbarca per la prima volta nella capitale, uno spettacolo nato da cinque anni di lavoro, di studio, di viaggi, cinque anni di vita di Roberta Carreri e Jan Ferslev. Ed è proprio la vita che vediamo raccontata sul palco, la vita di una donna passata a viaggiare da un'isola all'altra alla disperata ricerca di un amore perduto.  leggi il resto

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Enrico VIII: oltre le barriere dello spazio scenico

Ad aprire la stagione del Teatro EUTHECA è "Enrico VIII" di William Shakespeare, per la regia di Federica Tatulli in scena dall'8 al 27 novembre 2011.
La Tatulli, direttrice dell’Accademia Eutheca, attrice e regista di questo Shakespeare si sfida mettendo in scena oltre 20 attori per ben 18 repliche.
Uno spettacolo che nasce da un lavoro di ricerca durato 3 mesi, lavoro che rientra nel progetto Advanced Theater Research: una proposta di seminari di perfezionamento teatrale promosso dall'Accademia con l'obbiettivo di offrire agli artisti sessioni di studio dedicate alla ricerca teatrale.   leggi il resto
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La cantatrice Calva: un ondata di applausi e risate "inglesi" fa tremare il teatro Manzoni.

Lunedì 14 novenbre nell’ambito della rassegna “LUNEdìSERA”, al Teatro Manzoni è andato in scena “La Cantatrice Calva” di Eugénè Ionesco per la regia di Giancarlo Fares.
L“anti-pièce”, definita così dallo stesso Ionesco, datata 1950, incarna il primo esempio di un genere teatrale allora ai suoi albori, il teatro dell’assurdo, un genere caratterizzato dallo straniamento tramite l'utilizzo esasperato di frasi fatte, dialoghi contrastanti, luoghi comuni. Otto sedie e qualche gioco di luce: questo è lo scenario nel quale ruotano le interminabili conversazioni dei personaggi, tra giochi d’opposizione, non-sense e colpi di scena. Non serve altro perché grazie all’efficacia della regia e alla bravura degli attori il pubblico viene preso per mano e accompagnato in un “assurdo” viaggio nelle non-vite dei personaggi che cercano disperatamente qualcosa da dire.   leggi il resto

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Stazione Pirandello - nuntereggae più: debutto nazionale al teatro Sala Uno

Un nonluogo marmoreo fa da sfondo a quattro ombre che hanno perduto il proprio corpo e la follia è l'unico modo per ricongiungersi ad esso. Follia che prende forma nei corpi dei quattro attori/personaggi diretti da Gino Auriso che attraverso un bizzarro quanto funzionale connubio fra vari personaggi pirandelliani attraversa l'immaginario folle del drammaturgo siciliano.
La follia come strumento di contestazione per eccellenza delle forme illusorie della società che permette all’uomo/personaggio di ricongiungersi con la natura e gli dà l’occasione di scoprire che rifiutando il mondo si può scoprire se stessi. Ma è solo pura illusione, questi contatti tra l’Ombra e l’uomo sono solo momenti effimeri, il legame con le regole della società rimane indissolubile.   leggi il resto


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"Sognando l'Italia con gli occhi di un'immigrato"

Nell’ambito della rassegna di Teatro di Narrazione, ospitata presso la neonata Sala 5o, è in scena
“Il paese dei miei sogni” scritto e interpretato da Eugenia Scotti e Stefano Thermes, per la regia di Giancarlo Fares.
Attraverso le tecniche proprie del teatro di narrazione gli spettatori vengono coinvolti in una moderna Odissea, quella di Talip, un ragazzo kurdo che, arrivato in Italia, nel 2002 vive la realtà nascosta e celata al popolo italiano dei cpt (centri di permanenza temporanea) e degli altri centri volti ad ospitare gli immigrati che giungono nel nostro paese. leggi il resto

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Nel nome del padre: "gli sbagli non li paga chi li fa, ma chi li subisce"

Scritto e interpretato da Terry Paternoster
Regia di Domenico Laddaga

Entrando nel piccolo Teatro 2 di via dei due macelli ci troviamo in una dimensione intima, la stessa dimensione di casa nostra, teatro delle nostre gioie e dei nostri dolori, come quelle che racconta Terry Paternoster all’interno della rassegna “Sguardi svelati: Punti di vista al femminile” con “Nel nome del padre”, scritto e interpretato dalla stessa Terry per la regia di Domenico Laddaga. Vicende lontane dai nostri salotti buoni, che questo dramma riavvicina violentemente, spalmandosi su tre generazioni  di donne: Lucia, Mamma Carmela e Nonna Rosina si passano il dolore della violenza domestica come una palla in una messinscena tanto essenziale quanto efficace, divisa tra luci espressionistiche e una semplice ribalta illuminata. Il racconto è frammentato, come un puzzle emotivo che non riesce a ricomporsi se non all’ultimo, grazie alla convincente interpretazione della protagonista, abile a scindersi in tre distinte facce di una stessa amara verità. Una sedia, una donna, un dramma di molte.


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"Spettacolo dal gusto frizzante alla sala 50"

“EL SENOR MONSERRAT E I CONIUGI COCA COLA”
con LIVIA PORZIO
regia GIANCARLO FARES

Coca Cola e diritti umani. Colombia, New York. E poi il rosso, come il marchio della nota bibita americana, come il sangue versato dai lavoratori colombiani.
Quella raccontata da Livia Porzio è l’amara vicenda dei lavoratori colombiani della multinazionale Coca Cola Company e delle sanguinose lotte del sindacato Sinal Trainal, nato per salvaguardare i diritti di persone costrette a lavorare senza assistenza sanitaria e nel più totale precariato.
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L'Allegro Franchino 




“Italia: 150 – non c'è niente da festeggiare”. Si presenta così il nuovo Varietà di Max e Francesco Morini, attori, autori, registi e direttori dell'Accademia del Comico di Roma, andato in scena l'11 e il 12 Febbraio presso la Fonderia delle Arti.

Attraverso una serrata serie di sketch, monologhi e canzoni, i Morinibros affiancati da altri quattro attori (Alina Avagliano, Guglielmo Bartoli, Moira Marzi e Paolino Blandano), presentano il ritratto di un Paese in profonda crisi che stenta a risollevarsi, “un'Italia unita ma in realtà mai come adesso divisa”, fotografata coi suoi vizi e le sue indolenze. Una comicità cattiva e grottesca trasforma momenti di vita quotidiana (i genitori che attendono svegli il rientro del figlio la sera, la “dolce” vecchina della porta accanto, la premiazione del reality show, il colloquio di lavoro) in scene dove la morale proposta è una morale totalmente rovesciata. Eppure riconoscersi in questi “nuovi mostri” del 21° secolo non è poi così difficile, e ci si chiede quanto questi personaggi all'orlo della follia siano distanti da noi. L'intelligenza sta proprio in questo, nell'abilità di creare uno show che faccia sì ridere, ma anche riflettere per cambiare.

“L'Allegro Franchino” sarà in tourneè in tutta Italia fino a Dicembre 2011.

di Susanna Correrella
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