lunedì 31 ottobre 2011

NEL NOME DEL PADRE: "Gli sbagli li paga non chi li fa, ma chi li subisce".

Scritto e interpretato da Terry Paternoster
Regia di Domenico Laddaga

Entrando nel piccolo Teatro 2 di via dei due macelli ci troviamo in una dimensione intima, la stessa dimensione di casa nostra, teatro delle nostre gioie e dei nostri dolori, come quelle che racconta Terry Paternoster all’interno della rassegna “Sguardi svelati: Punti di vista al femminile” con “Nel nome del padre”, scritto e interpretato dalla stessa Terry per la regia di Domenico Laddaga. Vicende lontane dai nostri salotti buoni, che questo dramma riavvicina violentemente, spalmandosi su tre generazioni  di donne: Lucia, Mamma Carmela e Nonna Rosina si passano il dolore della violenza domestica come una palla in una messinscena tanto essenziale quanto efficace, divisa tra luci espressionistiche e una semplice ribalta illuminata. Il racconto è frammentato, come un puzzle emotivo che non riesce a ricomporsi se non all’ultimo, grazie alla convincente interpretazione della protagonista, abile a scindersi in tre distinte facce di una stessa amara verità. Una sedia, una donna, un dramma di molte.
Paolo Morieri

"Design della luce nello spettacolo teatrale"



Accademia della Luce
Luceonline.it
Organizzano il 21- 25 Novembre 2011 al Teatro dei Riuniti di Umbertide (PG)
un Workshop di Specializzazione professionale in
"Design della Luce nello Spettacolo Teatrale"

Spettacolo dal gusto frizzante alla sala 50

“EL SENOR MONSERRAT E I CONIUGI COCA COLA”
con LIVIA PORZIO
regia GIANCARLO FARES

Coca Cola e diritti umani. Colombia, New York. E poi il rosso, come il marchio della nota bibita americana, come il sangue versato dai lavoratori colombiani.
Quella raccontata da Livia Porzio è l’amara vicenda dei lavoratori colombiani della multinazionale Coca Cola Company e delle sanguinose lotte del sindacato Sinal Trainal, nato per salvaguardare i diritti di persone costrette a lavorare senza assistenza sanitaria e nel più totale precariato.
Un’organizzazione scomoda per il dirigente della multinazionale Coca Cola, talmente scomoda da costringerlo ad attuare misure repressive nei confronti dei sindacalisti. Il clima di terrore vissuto nelle fabbriche colombiane è raccontato attraverso gli occhi timidi e curiosi di Monsieur Monserrat, rappresentante della comunità colombiana nel distretto del Queens (Nerw York).
Monserrat contro il “signor Coca Cola”, l’uomo che acquistò la ricetta della bevanda dal suo inventore (l’alchimista John Pemberton) per farne una delle bevande più celebri nel mondo.
Ma gli spettatori non si aspettino un racconto tragico o difficile da seguire. Il dramma scivola leggero ed effervescente come le bollicine della coca cola e l’attrice Livia Porzio riesce ad illustrare situazioni e indurre a riflessioni in maniera mai scontata. Con oltre 150 repliche e con la regia di Giancarlo Fares, “El Senor Monserrat e i coniugi Coca Cola” è l’espressione di un teatro di narrazione fresco, che riesce ad assolvere ad una delle principali funzioni del teatro: comunicare.

Valentina Pacchiele

giovedì 27 ottobre 2011

Stelle danzanti


Storie di donne dalle carceri
progetto di e con Chiara Tomarelli

atto unico per voce sola

Drammaturgia Chiara Tomarelli e Linda Dalisi
Disegno Luci Giuseppe di Giovanni
Aiuto regia Ilenia Caleo

dal 4 al 6 novembre 2011 Teatro Due
(venerdì – sabato ore 21.00, domenica ore 18.00)
all’interno della rassegna Sguardi S-Velati

Non si entra facilmente in un carcere, sia fisicamente che mentalmente. L'avvicinamento va costruito con umiltà, nel tempo, con la conoscenza di cosa vuol dire carcere e reclusione, attraverso un percorso sincero e vero.
E’ con questo spirito che Chiara Tomarelli, attrice e regista guidata da una fertile ossessione che la spinge verso le zone più marginali e fragili del nostro tessuto, ha deciso di accostarsi al mondo delle carceri femminili. Con l’ appassionata, curiosa cautela di chi cerca una risposta.

Lo spettacolo parte da questo. Dall' ossessione, anche goffa, di una ragazzina verso questo luogo, separato tramite un muro dal resto del mondo: luogo inaccessibile, intoccabile, diverso all’interno della città, eppure ricco di vita, anche se invisibile e sconosciuta.
Chi abita e come quelle mura? Chi abita quelle voragini isolate?
E' un susseguirsi di storie a raccontare delle risposte possibili. Il loro avvicendarsi descrive un cammino lungo il quale Chiara Tomarelli assume sul suo corpo e nella propria voce le testimonianze raccolte, ciò che ha conosciuto girando per le carceri italiane, per poi analizzarlo, reinventarlo, emozionarcisi e restituirlo.

Nel nome del padre

Sguardi svelati: al Teatro Due di Roma, “Nel nome del padre”,
finestra aperta sul dramma delle violenze in famiglia.
Sul palco, l’attrice lucana Terry Paternoster.

FINALISTA PREMIO CALCANTE PER LA DRAMMATURGIA 2011


Quattro mura, gabbia in cemento di silenzi e sofferenza dentro cui, tra le minacce e la violenza della persona amata, si spengono le vite di donne maltrattate, private di sogni e presente, di speranze e futuro.
La voce della denuncia di un fenomeno sempre più diffuso giunge a teatro, messo in scena dalla società di produzione “Intergea”, che nell’ambito della rassegna “Sguardi s-velati: punti di vista al femminile”, in programma a Roma dal 28 al 30 ottobre prossimi sul palco del Teatro Due Roma, presenta l’opera drammatica “Nel nome del padre”, per la regia di Domenico Laddaga. Sul palco, Terry Paternoster: l’attrice appulo-lucana, talento affermato della nuova generazione teatrale italiana, assurta alle cronache per la magistrale interpretazione offerta nella rivisitazione della fiaba apuleiana di “Amore e Psiche”, dopo aver portato la pièce alla finale della dodicesima edizione del premio Calcante (promosso dalla Società italiana degli autori drammatici), si cimenta ora in una nuova, convincente interpretazione drammatica.