A partire da un laboratorio effettuato con alcuni allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico per il loro saggio finale, il regista trasforma l'opera più fantasiosa e magica del drammaturgo inglese in uno spettacolo estremamente vivo e frizzante. Fuoco d'artificio di equivoci, incanti, litigi e riconciliazioni di innamorati, Sogno d'una notte d'estate è una delle commedie più popolari e più amate di William Shakespeare, un congegno teatrale di stupefacente maestria. Fate, folletti, elfi, insieme agli abitanti di Atene, danno vita sulla scena ad un’ incantevole gioco dell'immaginazione in una delle più pirotecniche invenzioni della fantasia. Una scenografia minimalista, una recitazione a volte sobria e a volte sopra le righe, dei costumi eclettici e posticci, la presenza in palcoscenico dello stesso Cecchi (nel ruolo del capocomico nel gruppo degli operai attori), le musiche (curate da Nicola Piovani) che sono gli stessi attori a suonare sul palco fanno rivivere un grande classico trascinando lo spettatore in quella “notte di mezz’estate”.
“Al di là dell'enorme piacere che io provo a recitare, il mio ingresso nella compagnia di questi giovanissimi attori è in realtà lo sviluppo naturale di un rapporto umano e professionale che, a partire dalle prime, dure prove del saggio, è cresciuto in maniera piuttosto felice e sorprendente. Ciò che ci unisce, scavalcando le generazioni, è il teatro: ossia la ricerca di quel rapporto attivo fra attori e spettatori, nell'immediatezza del qui e ora della rappresentazione, che solo il teatro ancora può far vivere” Note di regia di Carlo di Carlo Cecchi
Un sogno, quello di Cecchi, di insegnare e far vivere il vero teatro ai giovani che sognano di fare questo mestiere.
Lo spettacolo andrà in scena fino al 12 febbraio al teatro Vascello.
“Al di là dell'enorme piacere che io provo a recitare, il mio ingresso nella compagnia di questi giovanissimi attori è in realtà lo sviluppo naturale di un rapporto umano e professionale che, a partire dalle prime, dure prove del saggio, è cresciuto in maniera piuttosto felice e sorprendente. Ciò che ci unisce, scavalcando le generazioni, è il teatro: ossia la ricerca di quel rapporto attivo fra attori e spettatori, nell'immediatezza del qui e ora della rappresentazione, che solo il teatro ancora può far vivere” Note di regia di Carlo di Carlo Cecchi
Un sogno, quello di Cecchi, di insegnare e far vivere il vero teatro ai giovani che sognano di fare questo mestiere.
Lo spettacolo andrà in scena fino al 12 febbraio al teatro Vascello.
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