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domenica 22 aprile 2012
La festa dei negozi indipendenti di musica: il Record Store Day
giovedì 12 aprile 2012
La città dei Simpson? Esiste ed è in Oregon
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venerdì 6 aprile 2012
Il Calapranzi
27 - 28 - 29 Aprile
di Harold Pinter
regia Simone Tromboni e Pierpaolo Laconi
Uno scantinato. Due uomini. Un calapranzi. Attorno a questi tre elementi ruota la tematica de “Il Calapranzi”, uno dei primi testi del drammaturgo inglese, premio Nobel per la letteratura, Harold Pinter. Ben e Gus sono due sicari professionisti, ed hanno ricevuto l’ordine di attendere la loro prossima vittima nel sotterraneo di un palazzo.
Gli abiti del male (la tentazione in sette mosse)
Prodotto da:
Sulteatro produzioni
Con: Benedetta Cimatti, Ivan La Pegna, Giuseppe Mancari, Federica Siri
Regia: Ivan La Pegna
Testi: Compagnia il sogno - Struttura drammaturgica: Diego Curzola
Musiche: Giuseppe Carpinelli
Regista assistente: Diego Curzola - Assistente alla regia: Alessandro Feroleto
Costumi: Pvani Negaal“Gli abiti del male (la tentazione in sette mosse)” andrà in scena alla Sala 50 - Via Tunisi 16, Roma - dal 27 al 29 aprile e dal 4 al 6 maggio 2012. Lo spettacolo inizierà alle ore 21 e “La Compagnia il Sogno” accompagnerà il pubblico in un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sette vizi capitali che sono insiti nella vita di tutti noi.
Gli angeli cantano della venuta di un uomo che cambierà le cose sulla terra: una notizia terribile per Lucifero. Dovrà avere l’anima di quel ragazzo per fermare l’avanzata del bene. Mefistofele, primo diavolo della corte di Lucifero, l’ammaliatore per eccellenza, sarà colui che avrà questo amaro compito. Cercherà di convincere il ragazzo che “il vizio ormai è radicato nel DNA umano”, mostrandogli i “suoi simili all‘opera” in un viaggio attraverso i sette peccati capitali.
mercoledì 4 aprile 2012
Gastone: un personaggio attuale, nonostante i suoi 88 anni!
Portato sulle scene la prima volta nel 1924, il protagonista di quest’opera di Ettore Petrolini rivive da tre anni consecutivi grazie all’impegno dell’associazione culturale “La Tana dell’Arte” di Felice Sandro Leo.
L’opera si snoda in modo fedele al testo unendo gioia, allegria e risate a momenti intimi di sconforto e malinconia: il mondo di oggi è questo, oggi come allora. E proprio il protagonista, Gastone, lo racconta con comicità amara.
L’opera si snoda in modo fedele al testo unendo gioia, allegria e risate a momenti intimi di sconforto e malinconia: il mondo di oggi è questo, oggi come allora. E proprio il protagonista, Gastone, lo racconta con comicità amara.
Eyes, Tragedia della vista.
Lo spettacolo Eyes-Tragedia della Vista, andato in scena dal 29 marzo al 1 aprile al Teatro di Documenti, è ispirato dal dramma de I ciechi di Maurice Maeterlink , da cui il regista Nicola Ragone ricalca per la sua rappresentazione lo schema strutturale per mettere in scena la follia nelle sue forme più estreme, catapultando lo spettatore nei meandri di un manicomio abitato da esseri senza più un’identità. Nella suggestiva cornice del teatro di Documenti, spazio ideato da Luciano Damiani, il pubblico è introdotto in diversi percorsi che attraversano un ideale manicomio in cui sono rinchiuse tre sorelle, cieche dalla nascita, ree di aver ucciso il padre che aveva abusato di loro. Scoperte, vengono rinchiuse in un ospedale psichiatrico e solo dopo 20 anni le autorità decidono di condannarle a morte. Il parroco del manicomio, a conoscenza dei fatti, come ogni mattina, entra nella stanza delle sorelle per la consueta preghiera. Dopo qualche minuto, però, muore improvvisamente. Le sorelle si svegliano con entusiasmo, perché sanno che quello è il giorno in cui finalmente torneranno alla luce del sole, ma non si accorgono del cadavere. Un sordomuto, altro paziente del manicomio, lo vede, ma non riesce a comunicarlo alle donne che solo più tardi capiranno la verità e il loro tragico destino si compirà inesorabilmente.
Ragone riesce a riprodurre l’immaginario che lo spettatore ha del manicomio sfruttando l’unicità del teatro di Documenti arricchito di istallazioni sonore e proiezioni in cui si muovono in 15 tra attori e ballerini, con la partecipazione straordinaria di Pietro De Silva in “veste” di voce off che guida gli spettatori nella “dimensione manicomio”. La scelta registica risulta azzeccata e il pubblico rimane divertito dal coinvolgimento diretto con la scena e dal contatto "interattivo" con gli attori.
Ragone riesce a riprodurre l’immaginario che lo spettatore ha del manicomio sfruttando l’unicità del teatro di Documenti arricchito di istallazioni sonore e proiezioni in cui si muovono in 15 tra attori e ballerini, con la partecipazione straordinaria di Pietro De Silva in “veste” di voce off che guida gli spettatori nella “dimensione manicomio”. La scelta registica risulta azzeccata e il pubblico rimane divertito dal coinvolgimento diretto con la scena e dal contatto "interattivo" con gli attori.
lunedì 2 aprile 2012
Bruce Springsteen sul palco con il "gobbo"
immagine da web
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