Come sempre da più di cinquecento anni le due più illustri famiglie vampire italiane, gli Obert di Volterra e i Roverisio di Venezia, si ritrovano insieme, tutt'altro che di buon grado, per celebrare i giorni della tradizione. Ma questa volta c'è qualcosa in più: un umano tra gli immortali. E una profezia che porterà una delle due famiglie alla rinascita.
Fin dall'inizio è chiaro che ci si trova davanti a qualcosa di inusuale per un palco teatrale: accompagnati da una cinematografica voce fuoricampo e da una musica apocalittica si entra in questa leggenda senza tempo e senza luogo, dove il testo (di Diego Curzola) dal sapore antiquario e classicista è sostenuto da un'interpretazione inumana, che richiama alla memoria i marmi bianchi delle statue antiche o la purezza inquietante delle bambole di porcellana. Ma questi vampiri non sono bambole. Provano passioni forti che scorrono nel profondo e contrastano con la staticità fisica apparente. Sono queste emozioni che muovono i personaggi nell'intreccio della storia, che scorre rapido davanti agli occhi dello spettatore, catturandolo costantemente.
“Oscuri abbracci”, secondo capitolo di una trilogia che ha inizio con “Tre giri di giostra”, porta la firma inconfondibile del regista Gabriele Cometa che, dopo “Tre Giri di Giostra”, “Edipo re”, “Stai Con Me..”, “Dentro il tuo silenzio” e “A piedi nudi nel parco”, si dimostra ancora votato alla ricercatezza esasperata della forma. Una regia inusuale, senza mezze misure che spacca il pubblico in più fazioni.
“Oscuri abbracci”: 11-13 18-20 25-27 Novembre 2011 - Teatro Elettra, Via Capo d'Africa, 32
Con
Gabriele Cometa, Benedetta Cimatti, Giuseppe Mancari, Valentina David, Pierpaolo Laconi, Adelina Magurno, Elisa Rivelli, Susanna Stefanizzi, Federica Dori, Chiara Calabrese
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