sabato 11 febbraio 2012

Hamburger

testo di Leonardo Losavio e D. Francesco Nikzad
diretto e interpretato da Roberto Galano
voci off: Giuseppe Rascio, Annamaria Casamassima
elementi scenici: Michele Ciuffreda
boxing Coach: Stefano Pompilio
editing audio: Roberto Moretto JRStudio
Finalista al festival “le Voci dell’Anima” di Rimini 2010 e al Festival “Confine Corpo” di Bitonto 2010

Hamburger è un personaggio all’apparenza violento, antipatico, malato. La rabbia gli scorre nelle vene, come un mare in tempesta, come una centrifuga. Non è un modo per scappare dalla realtà, è la sua ragione di vita, la sua patologia, l’unico modo che ha per far sentire la sua voce. La sua vita, come quella di tanti ragazzi di provincia, è stata condizionata da eventi poco fortunati che ne hanno condizionato la crescita in una società che lo ha messo ai margini, che non lo vuole. Dante è la sua àncora di salvezza. L’unico che non lo giudica, che va oltre le apparenze, che forse può ancora aiutarlo a non affogare nel suo male.
Non si sale sul ring senza un buon motivo, e io ne ho almeno due. Il primo è la rabbia. Mi scorre nelle vene, lungo le braccia, arriva nei pugni. È il mio ossigeno. Non posso farne a meno. Amo stare qua sopra. È tutto il mio mondo. Un quadrato di luce e, attorno, il nulla. Il secondo motivo, invece, è Dante. È per colpa sua se sono qui.
Il linguaggio usato nel testo e nella drammaturgia è frutto di uno studio e di una sperimentazione ben precisi, è il tentativo di rendere la comunicazione assolutamente diretta e senza “voli e orpelli stilistici” tipici delle drammaturgie sperimentali. Si tratta di un linguaggio, dunque, figlio della strada e delle condizioni di disagio sociale in cui versa il protagonista della storia, che vuole porre lo spettatore davanti a una realtà raccontata con l’immediatezza linguistica propria del cinema e con l’affabulazione e l’intensità che solo una performance “viva e dal vivo” può rendere.
L’attore protagonista Roberto Galano si è sottoposto a un reale allenamento pugilistico per 3 mesi, seguito da un ex nazionale di pugilato, ora allenatore Stefano Pompilio, che gli ha insegnato tutti i rudimenti della “nobile arte” necessari a rendere la comunicazione della storia il più possibile attinente alla realtà.
Lo spettacolo si basa sulla storia di un ragazzo affetto da Disturbo Esplosivo Intermittente, che sin dall’adolescenza mostra un carattere eccessivamente violento che lo porterà, dopo una serie di eventi negativi, ad affrontare il riformatorio, fino all’incontro con un terapeuta che, scoperta la sua patologia, lo indirizzerà verso la boxe.
Dal testo teatrale è stato realizzato un libro, autoprodotto dal Teatro dei Limoni contenente la stesura originale del copione, le interviste agli autori e all’attore/regista, e la prefazione del noto autore pugliese Giuse Alemanno (Terra nera). 

Sabato 25 e Domenica 26 Febbraio 2012 
ore 21.00 
Teatro Ygramul di Roma - Via N.M. Nicolai, 14 
in collaborazione con ArteACatena



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