di Eugénè Ionesco
regia Giancarlo Fares
con Claudia Campagnola, Stefano Thermes, Fabio Galadini, Sara Greco Valerio, Vania Venuti e con Riccardo Barbera nel ruolo del Capitano dei pompieri
“Se è assolutamente necessario che l’arte o il teatro servano a qualche cosa, dirò che dovrebbero servire a insegnare alla gente che ci sono attività che non servono a niente, e che è indispensabile che ce ne siano”Teatro dell’assurdo, frasi fatte, dialoghi contrastanti e luoghi comuni. I coniugi Smith, i coniugi Martin, Mary la cameriera e il capitano dei pompieri. Questi gli ingredienti de “La cantatrice calva”.
Giochi d’opposizione che suscitano comicità, contraddizioni del linguaggio e dei comportamenti. Opposizione tra il detto e il tono con cui viene detto, opposizioni tra parole e azioni. Tutto lo spettacolo è una continua oscillazione tra un atteggiamento e il successivo completamente opposto.
Dall’assurdo al non-senso. I personaggi sprofondano in un delirio verbale per giungere ad un linguaggio quasi completamente incomprensibile. Il tutto in un non-senso temporale in cui la pendola, privata di ogni significato, è incapace di svolgere correttamente il suo ruolo, di rendere razionalmente conto dello scorrere del tempo, anche lei, oggetto, sprofondato nel delirio.
“Scrivendo questa commedia (poiché tutto ciò si era trasformato in una specie di commedia o anti-commedia, cioè veramente la parodia di una commedia, una commedia nella commedia) ero sopraffatto da un vero malessere, da un senso di vertigine, di nausea. Ogni tanto ero costretto ad interrompermi e a domandarmi con insistenza quale spirito maligno mi costringesse a continuare a scrivere, andavo a distendermi sul canapè con il terrore di vederlo sprofondare nel nulla; ed io con lui.”
Dal 21 febbraio al 4 marzo 2012
Teatro Argot
Via Natale del Grande, 27 - Roma
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