da “Moha il folle Moha il saggio” di Tahar Ben Jelloun
produzione CRASC Teatro (Napoli)
di e con Marco Luciano
"Cosa importano le dichiarazioni ufficiali. Un uomo è stato catturato, torturato. Per resistere al dolore, per trionfare sulla sofferenza, è ricorso ad uno stratagemma: ricordarsi degli eventi più belli della sua breve vita. Noi ascolteremo la sua parola”
Si parte da un letto di morte… a ritroso nella mente e nel cuore di un giovane uomo imprigionato per motivi politici, torturato e ucciso.
Un blues popolato da cose semplici: l’angoscia per una figlia che non vedrà diventare donna, il ricordo del primo amore, la carne, la lotta politica, il dolore per le condizioni in cui versa il proprio popolo.
Semplici come semplici sono gli oggetti e gli elementi usati dai carnefici per togliergli la vita: acqua, sabbia, mani… , mani sulla propria dignità, benda sugli occhi che diventa il suo inferno terreno, una cella buia nella propria mente dove si trova faccia a faccia con la paura più profonda.
Urlo di dolore che diventa canto e poi voce che da vita a storie. Storie di uomini, donne e bambini, storie di una società, quella maghrebina, nello specifico, ricca di contrasti: la ricchezza di pochi e la povertà di molti, l’islam e il socialismo.
Si parte da un letto di morte… a ritroso nella mente e nel cuore di un giovane uomo imprigionato per motivi politici, torturato e ucciso.
Un blues popolato da cose semplici: l’angoscia per una figlia che non vedrà diventare donna, il ricordo del primo amore, la carne, la lotta politica, il dolore per le condizioni in cui versa il proprio popolo.
Semplici come semplici sono gli oggetti e gli elementi usati dai carnefici per togliergli la vita: acqua, sabbia, mani… , mani sulla propria dignità, benda sugli occhi che diventa il suo inferno terreno, una cella buia nella propria mente dove si trova faccia a faccia con la paura più profonda.
Urlo di dolore che diventa canto e poi voce che da vita a storie. Storie di uomini, donne e bambini, storie di una società, quella maghrebina, nello specifico, ricca di contrasti: la ricchezza di pochi e la povertà di molti, l’islam e il socialismo.
11, 12 febbraio 2012
ore 21,00- prenotaz. obbligatoria
TeatrodeiLimoni - Via Giardino, 21 Foggia - 347.3414561
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